giovedì 13 settembre 2018

LE DONNE DI HUGO PRATT


"Queste donne avevano dei nomi tipici: si chiamavano quasi sempre Parda, che sta per pantera; erano ragazze con la pelle scura, con dentro sangue indio, spagnolo, calabrese, meridionale, arabo… Erano belle perché avevano sempre occhi 'intenzionati', pieni di sottintesi e di malizia, con le ciglia che facevano ombra, occhi che sembravano carboni vellutati o, se vuoi, maioliche. Erano occhi come quelli dei negri, ma più ardenti perché erano il frutto dell'unione di più razze." Con queste parole Hugo Pratt descriveva le donne argentine, incontrate in quei locali di Buenos Aires che negli anni Cinquanta accoglievano molti italiani, incluso il nostro disegnatore di fumetti in cerca di fortuna. E le donne di carta di Pratt devono molto a quelle donne di carne delle notti argentine. Soprattutto i loro sguardi, il loro fare silenzioso e ammiccante, la capacità di comunicare senza parlare.
Le donne di Pratt possono portano con sé l'odore di spezie e di mare, il rumore delle onde e del vento, il silenzio del deserto. Sono il ritratto di mille altre donne incontrate nella realtà: in Africa, in Asia, nel Pacifico.L'universo di Corto Maltese, alter ego cartaceo del nostro, è pieno di queste donne. Da Bocca Dorata a Venexiana Stevenson, da Pandora a Banshee O'Dannan, da Morgana a Esmeralda. Avventuriere, spie, rivoluzionarie, streghe, fate e ogni altra cosa. Le donne di Corto sono belle (ma quasi mai appariscenti) e intelligenti, mai succubi degli uomini. Possono essere travolte dai sentimenti, ma alla fine sono abbastanza forti far prevalere la ragione, dimostrando in fondo di essere meno sentimentali di un Corto che si finge cinico senza esserlo. Non a caso sono proprio le donne a prendere le decisioni finali nelle sue storie amorose, lasciandolo sempre solo a vantaggio di un meccanismo narrativo che lo preferisce eterno libero per terre lontane e misteriose, ma lo condanna a una altrettanto eterna solitudine del cuore.
"Le donne avrebbero dovuto essere la mia rovina da tempo oramai", dice Corto a bocca Dorata, ma quelle donne hanno lasciato a Corto e a Pratt la libertà di continuare a rincorrere il sogno di nuovi viaggi, nuovi luoghi, nuove donne.